
27 Lug 滴金 “Gocce d’oro”: il brand naming Château d’Yquem in Cina
Continua la nostra rubrica per aiutare a comprendere meglio un aspetto importante dell’approccio al business al di là della Grande Muraglia: la creazione del brand name. Questo è senza dubbio il primo passo fondamentale per il successo commerciale in questo mercato. Questa volta presentiamo il caso di successo di un brand occidentale nel mondo del vino; Château d’Yquem.
Il successo di Château d’Yquem
Nel mercato cinese, i vini dolci sono meno apprezzati dei rossi, che dominano il mercato. Ma tra quelli presenti sul mercato, il più celebre è probabilmente Château d’Yquem. I motivi del successo di questo pregiatissimo vino Sauternes sono molteplici: da un lato la lunga storia che risale fino al 1593, seguita dal fatto di essere l’unico vino dolce francese ad aver assunto la denominazione di “Premier Cru”. Ad aggiungere un alone di fascino intorno al brand c’è sicuramente l’appartenenza al gruppo del lusso LVMH.
Ma tra i fattori di successo, non possiamo escludere il nome cinese.
滴金 dijin: “gocce d’oro”
Château d’Yquem in cinese si chiama 滴金 dijin, letteralmente “gocce d’oro”. Ancora una volta non si tratta di una semplice traduzione fonetica, ma di una scelta molto più complessa.

La pronuncia cinese non si allontana eccessivamente da quella originale – “d’Yquem” e “di jin” – ma la partita si gioca sulla scelta dei caratteri e sul loro significato. 滴 di significa “goccia, gocciolare”, mentre 金 jin significa “oro”, un colore molto caro ai cinesi, che porta con sé una fortissima connotazione di posizionamento di fascia alta – basti pensare allo straordinario successo dei Ferrero Rocher in Cina.
L’interpretazione è duplice: da un lato puramente visivo, il prezioso liquido contenuto nella bottiglia ricorda appunto il metallo prezioso. Ciò è dovuto alla particolarità del vino Sauternes, che viene prodotto con uve di Muscadelle che vengono attaccate dalla cosiddetta “muffa nobile”, la Botrytis cinerea, che permette una maggiore concentrazione degli zuccheri, e successivamente viene invecchiato per almeno un anno, conferendogli così il caratteristico colore acceso.
C’è però anche un’altra lettura: “ogni singola goccia di questo vino vale quanto l’oro”. E questo vino è, in effetti, prezioso, visto che il suo processo produttivo è costoso e delicato e ha una resa quantitativa di gran lunga inferiore a un normale vino bianco. Il suo prezzo si aggira dai 150€ per l’annata più recente a varie decine di migliaia per quelle più vecchie.
Château d’Yquem è un caso di studio eccellente per il brand naming nel mondo del vino. Potere evocativo e totale allineamento con il posizionamento. Non ci sorprende che i consumatori cinesi siano rimasti inebriati non solo dal contenuto della bottiglia, ma anche dal brand!
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